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Migranti: Serbia, con misure unilaterali effetto a catena

Dacic, anche Belgrado potrebbe adottare restrizioni

19 gennaio, 17:48

(ANSAmed) - BELGRADO, 19 GEN - La Serbia ha messo in guardia oggi dall'adozione di misure restrittive unilaterali da parte dei Paesi interessati dal flusso di migranti e profughi lungo la rotta balcanica. Il ministro degli esteri Ivica Dacic, con riferimento ai recenti annunci di Austria e Slovenia, ha detto che eventuali decisioni unilaterali in fatto di chiusura delle frontiere e sospensione degli accordi Schengen, sono destinate a provocare effetti a catena in tutti gli altri Paesi lungo la rotta balcanica.

"Si prevede che misure del genere verranno adottate in Austria, cosa che probabilmente causera' la reazione di Slovenia e Croazia. Cio' ovviamente indurra' anche noi ad adottare misure analoghe", ha detto Dacic in un colloquio oggi a Belgrado con il collega sloveno Karl Erjavec. Per questo, ha osservato, e' necessario evitare decisioni unilaterali. "Noi in Serbia, ha aggiunto Dacic, ci siamo comportati in modo piu' corretto rispetto a tanti altri Paesi europei, ma non siamo stupidi, e di sicuro agiremo a difesa dei nostri interessi". Il ministro degli esteri ha quindi sottolineato che la Serbia non consentira' che profughi e migranti vengano rispediti indietro sul suo territorio. Dall'inizio dell'anno, ha precisato, in Serbia sono entrati 35 mila migranti e profughi, 6 mila in piu' del periodo gennaio-maggio dello scorso anno. (ANSAmed).

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