E' ottimista il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nonostante il caos di questa mattina al confine fra Grecia e Macedonia dove alcuni gruppi di migranti sono riusciti a sfondare un tratto della barriera che separa i due Paesi e sono stati respinti dalla polizia macedone. Alfano sull'eventuale emergenza in Puglia ci tiene ad essere chiaro: "Noi ci stiamo attrezzando, ma non mi pare opportuno alimentare allarmismi".
Il ministro parla al termine della conferenza regionale sulla sicurezza in Puglia che si è svolta nella prefettura di Bari alla presenza dei prefetti pugliesi, dei vertici degli uffici giudiziari regionali e delle forze di polizia locali e nazionali, a cominciare dalla capo della Polizia Alessandro Pansa e dal responsabile immigrazione del Viminale, Mario Morcone.
Per Alfano, l'eventuale riapertura della rotta via mare Balcani-Puglia "è indipendente dalla nostra volontà, perché è un'azione di politica internazionale che determina lo spostamento di flussi su questa rotta". "Siamo al lavoro - ha aggiunto - è un lavoro molto duro e molto serio, che stanno facendo anche i nostri ufficiali di collegamento nella regione balcanica, mi riferisco soprattutto ad una pianificazione di intervento con Montenegro e Albania con il coinvolgimento di Frontex, affinché questa rotta non si riapra".
Il responsabile del Viminale però ribadisce che l'Italia "sta facendo la sua parte e pretende che tutti facciano la loro parte". "Stiamo facendo - ha aggiunto - ciò che prevede la strategia europea: hotspot per distinguere i profughi dagli irregolari; che gli irregolari vengano rimpatriati e i profughi vengano ricollocati equamente nei 28 Paesi dell'Unione". "Questa - ha aggiunto - è una strategia di un governo di un grande Paese democratico come l'Italia, ed è una strategia che anche in Europa ha un peso molto significativo perché noi in Europa ci stiamo presentando con tutte le carte in regola per essere creduti e per imporre la linea nostra, che non è creativa ma che la Commissione europea ha già assunto".
(ANSAmed).