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igranti: Slovenia, si consideri difficoltà Paesi balcanici

Lubiana si allinea con Austria, limita flussi e richieste asilo

02 marzo, 16:38

(ANSAmed) - LUBIANA, 2 MAR - La Slovenia insiste per una applicazione coerente del regime di Schengen verso i migranti, incluse le regole per i richiedenti asilo, ma fa notare che si devono prendere in considerazione anche le molte difficoltà dei Paesi sulla cosiddetta rotta balcanica. Lo ha dichiarato il primo ministro sloveno, Miro Cerar, dopo l'incontro ieri sera a Lubiana con il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk. La Slovenia, secondo la stampa, è molto scettica sulla possibilità di raggiungere un accordo Ue-Turchia per fermare l'ondata migratoria dal Medio Oriente, come insiste la Germania, ed è sempre più vicina alle posizioni dell'Austria e al metodo delle quote giornaliere.

Dalla settimana scorsa, infatti, parallelamente a tutti gli altri Paesi sulla rotta balcanica ma su iniziativa dell'Austria, la Slovenia permette l'ingresso dalla Croazia di un solo treno con un massimo di 580 migranti al giorno. Per il timore che i migranti respinti dall'Austria possano in massa chiedere asilo in Slovenia, il parlamento di Lubiana ha emendato ieri la legge, escludendo la possibilità che l'asilo possa essere richiesto da persone che sono già stata in altri Paesi dell'Ue giudicati sicuri, inclusa dunque l'Austria. Le opposizioni di sinistra e una serie di organizzazioni per la difesa dei diritti umani hanno criticato la mossa, proposta dal governo, sostenendo che gli standard per la difesa dei profughi sono stati ridotti a un minimo inaccettabile. (ANSAmed).

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