Per ragioni di sicurezza i tre presidenti, contrariamente al previsto, non si sono recati sulla linea di confine, dove anche oggi la polizia macedone e' intervenuta pesantemente con l'uso di gas lacrimogeni per respingere un nuovo tentativo di forzare la barriera di filo spinato da parte di gruppi di migranti bloccati da molte settimane nel campo di Idomeni, in territorio greco.
"Credo che tutti noi dobbiamo dare loro delle risposte, che l'Unione europea e i singoli stati membri debbano inviare messaggi chiari su come si procederà in futuro poiché l'ondata migratoria e la pressione alle frontiere non cesseranno fino a quando non vi saranno messaggi chiari su chi ha effettivamente diritto all'asilo", ha detto il presidente croato.
La situazione alla frontiera greco-macedone - ha aggiunto - resta molto difficile e la pressione dei migranti e' molto forte, ma per ora la rotta balcanica resta chiusa fino a quando i Paesi di loro destinazione non faranno chiarezza se accoglierli o meno.
Kolinda Grabar-Kitarovic, riferiscono i media macedoni, ha incontrato alcuni migranti siriani, pachistani e afghani con i quali ha parlato delle loro condizioni di vita nel centro di accoglienza. (ANSAmed).