Lo ha detto oggi il ministro degli Interni di Lubiana, Vesna Gjerkes Znidar, al termine della prima riunione del governo dopo la pausa estiva.
Alla riunione i ministri hanno discusso dell'eventualità che non regga l'accordo Ue-Ankara sul mantenimento dei migranti nei campi profughi in Turchia. "La situazione è calma, ma temo che si tratti di una calma apparente", ha spiegato il ministro, ricordando che l'Ue non ha ancora raggiunto un accordo su una politica migratoria comune. Nel caso si ripetesse un'ondata migratoria simile a quella dell'anno scorso, ha aggiunto, "la Slovenia ha in riserva una serie di misure estreme per fermare i profughi". Gjerkes Znidar non ha però spiegato quali sarebbero queste misure. Si suppone che la polizia e l'esercito sloveno impedirebbero l'ingresso di migranti nel Paese, contenendoli dalla parte croata del confine dato che più volte rappresentanti del governo hanno ribadito che non permetteranno che il Paese diventi un "hot spot" europeo per i migranti. È in preparazione inoltre una nuova legge che permetterà un'espulsione veloce degli illegali, mentre la barriera metallica su parti del confine con la Croazia non è mai stata rimossa, anzi, sarebbero in corso lavori per un suo rafforzamento. (ANSAmed).