(ANSAmed) - LUBIANA, 12 SET - Se con l'avvicinarsi
dell'inverno si riattivasse la rotta migratoria balcanica, la
Slovenia non permetterà, come ha fatto l'anno scorso, l'ingresso
"straordinario a scopi umanitari" di migranti sul proprio
territorio e quello della zona Schengen. Lo ha detto oggi a
Lubiana il premier sloveno, Miro Cerar, al termine di un
incontro con il cancelliere austriaco Christian Kern,
organizzato in vista dell'imminente vertice Ue a Bratislava.
"Voglio essere chiaro e confermare che la Slovenia ai propri
confini con la Croazia intende applicare strettamente le regole
e proteggere l'area Schengen", ha affermato Cerar. "Transiti a
scopi umanitari, simili a quelli che abbiamo visto l'anno
scorso, non saranno più possibili", ha aggiunto, confermando le
ipotesi che il governo di Lubiana ha intenzione di sigillare
"con misure straordinarie" i propri confini per impedire
l'ingresso di nuovi flussi di migranti diretti verso Austria,
Germania e altri Paesi dell'Europa occidentale.
Prima dell'arrivo di Kern a Lubiana, la diplomazia slovena
aveva inviato a Vienna una nota di protesta definendo
"superflui" i controlli che da alcune settimane l'Austria ha
introdotto al confine tra i due Paesi membri della zona
Schengen. (ANSAmed).