(ANSAmed) - LUBIANA, 22 FEB - Le relazioni fra Slovenia e
Serbia godono di ottima salute, e la cooperazione economica
riflette questo stato delle cose, anche se il potenziale non è
ancora sfruttato a pieno. E' questo il messaggio principale che
emerge dalla visita a Lubiana del ministro degli esteri serbo
Ivica Dai, ricevuto dal suo omologo sloveno Karl Erjavec e dai
massimi livelli istituzionali.
Durante la conferenza congiunta dei due ministri, Dai ha
usato toni distesi e costruttivi sia quando gli è stato chiesto
un parere sulle prossime elezioni presidenziali in Serbia, che
vedono favorito l'attuale primo ministro Aleksandar Vui, sia
quando è stato incalzato sulla decisione della Bosnia Erzegovina
di presentare nei prossimi giorni una istanza di appello alla
Corte internazionale di giustizia dell'Aja per la sentenza del
2007 sul genocidio. Per quanto riguarda le relazioni bilaterali,
la giornata è stata all'insegna di uno spirito costruttivo. Dopo
l'incontro di ottobre a Belgrado, quando le parti avevano
affrontato alcuni aspetti rimasti in sospeso sull'eredità
archivistica e patrimoniale della Federazione jugoslava,
Slovenia e Serbia oggi hanno compiuto ulteriori passi in avanti
per quanto riguarda il superamento di controversie successive al
1991, in uno spirito di collaborazione e condivisione.
L'intensa giornata di lavoro di Dai è proseguita con gli
incontri con il presidente del parlamento Milan Brglez, il primo
ministro Miro Cerar e il presidente Borut Pahor. In particolare,
Cerar ha ribadito il supporto per l'ingresso della Serbia nelle
istituzioni comunitarie, l'importanza della collaborazione
regionale, soprattutto nell'ottica della gestione dei flussi
migratori, e la necessità di consolidare le relazioni
economiche. Lo scambio commerciale nell'ultimo anno è cresciuto
del 9.4% e si assesta intorno al miliardo di euro, con un
potenziale inespresso che la visita odierna mira a realizzare.
(ANSAmed).