In attesa dei dati ufficiali, le prime proiezioni parlano di una scarsa partecipazione dei cittadini, chiamati a esprimersi a favore o contro la legge sulla costruzione e la gestione della seconda linea ferroviaria sul litorale sloveno, adottata dall'Assemblea nazionale nella riunione dell'8 maggio scorso.
Per prevalere, il voto contrario avrebbe dovuto raccogliere circa 342 mila preferenze su 1,71 milioni di aventi diritto, ovvero un quinto dell'elettorato, e bloccare l'opera così come è ora strutturata, ma le ultime indicazioni parlavano di appena 250 mila voti espressi.
Nella circoscrizione elettorale di Lubiana centro l'affluenza era al 15,7%, anche se il dato più alto di voti arriva da Vrhnika (18,1%), mentre a Pirano, sulla costa slovena, si registra la minore affluenza (9,2%). Uno dei promotori del referendum, Vili Kovacic, ha lasciato intendere che anche se la legge non verrà abrogata l'intenzione del comitato referendario è di fare ricorso in appello alla Corte dei conti.