(ANSAmed) - LUBIANA, 1 LUG - Ha preso formalmente il via oggi
il pattugliamento misto del confine fra Italia e Slovenia, con
un'affollata conferenza stampa all'ex valico di Lipizza alla
presenza di dirigenti delle due forze di polizia.
Lo scopo principale della collaborazione transfrontaliera fra
le forze di polizia, si legge nel comunicato diffuso dalla
polizia slovena, è la lotta ai movimenti secondari
dell'immigrazione irregolare. Fino al 29 giugno la polizia
slovena ha registrato 5.306 attraversamenti illegali, mentre nel
2018 erano stati 3612, e dalle autorità di sicurezza italiane
sono stati riconsegnati alla Slovenia 146 migranti, la maggior
parte da Afghanistan, Algeria e Pakistan, mentre in tutto il
2018 erano stati complessivamente 158. Come da accordi presi la
settimana scorsa durante un incontro alla scuola di polizia di
Trieste, prosegue il comunicato, ci saranno quattro
pattugliamenti misti a settimana, tre volte nella zona di
Trieste e Capodistria e una nel goriziano, lungo un tratto di 10
chilometri.
Un altro obiettivo dell'iniziativa, ha detto all'ANSA il
ministero dell'interno sloveno, è di inviare un segnale per
un'efficace protezione del confine di Stato con la Croazia, per
scoraggiare i tentativi di contrabbandieri e migranti illegali
di raggiungere l'Italia.
L'esecutivo di Lubiana ha comunicato che in questo mese
preparerà una strategia completa per la gestione dei flussi
migratori, regolari e irregolari, così come era stato previsto
nell'accordo di governo firmato un anno fa. Il governo infatti
ritiene che il fenomeno migratorio debba essere affrontato in
una prospettiva a più livelli, in un'ottica di collaborazione
intersettoriale permanente e con una visione di lungo termine.
(ANSAmed).