(di Paola Del Vecchio) (ANSAmed) - MADRID - Ridimensionate le 'mascletas', gli spettacoli di petardi e fuochi d'artificio nella piazza del Ayuntamento che precedono le Fallas, cosi' come la Cabalgada del Fuego e i 'correfuegos' nelle strade del centro storico. Ridotti gia' dallo scorso anno i grandi monumenti alti anche 15 metri, da quasi un milione di euro ciascuno, che concorrevano nella sezione speciale, cosi' come i 'ninots', dopo l'ordinanza comunale che impone dal 2011 un limite di 100.000 euro di spesa per i primi e di 25.000 per i secondi. Il contenimento dei costi ha comportato una riduzione delle dimensioni dei monumentali carri allegorici, dei castelli pirotecnici e dei fuochi artificiali che attirano in questi giorni a Valencia turisti da ogni parte del mondo. Ma non ha spento l'interesse in un paese che, pur fustigato dalla recessione, non rinuncia alle tradizioni. Le 350 commissioni disseminate per la regione lavorano da mesi alla realizzazione delle fallas, mentre l'associazione regionale degli albergatori sagnala un'occupazione media degli hotel dell'85%: un record rispetto al 77% registrato nell'area di Cadice, sul versante atlantico dell'Andalusia, nel pieno delle celebrazioni per il Bicentenario de 'La Pepa', la prima Costituzione del 1812. Per 5 giorni la citta' del Turia si trasformera' nella citta' piu' rumorosa, luminosa e irriverente di Spagna, un immenso teatro a cielo aperto, che aprira' il sipario con la tradizionale 'planta', il momento in cui ogni commissione espone la propria creazione ai giurati. Una dei primi atti delle Fallas e' la scelta della 'Fallera Mayor' e 'Fallera Infantil', ovvero la regina e la reginetta delle feste, che avviene dopo una dura selezione fra le giovani ragazze e bambine di Valencia.
Appuntamento clou, la 'nit de foc', la notte di fuoco, domenica 18 marzo, un trionfo di fuochi di artificio e botti, che attira nella citta' oltre un milione di persone. La 'crema' segnera', lunedi' 19, la fine delle Fallas, con l'incendio di tutte le creazioni e i carri di cartapesta. E ai tempi di crisi si sono adeguati anche commercianti. Per acquistare un 'bluson fallero', uno delle antiche tute da operaio per proteggere gli abiti, bastano 8 euro in uno qualsiasi dei bazar cinesi o chioschi di cui e' disseminata la citta'. Altra cosa e' indossare un abito da 'fallero', che oscillano fra i 150 e i 500 euro e fino a 3.000 nel caso dei preziosi abiti da 'falleras', una spesa inarrivabile ai piu', in una citta' in cui l'escalation della disoccupazione, aumentata del 2,4% a febbraio, ha portato il numero di senza lavoro alla quota di oltre 560.000 persone. (ANSAmed) YK8