(ANSAmed) - MADRID, 20 OTT - Lo Stato di diritto "non è in
tregua" e non lo sarà fino a che l'organizzazione secessionista
basca Eta non si sarà sciolta, anche se "la fine della violenza
è irreversibile". Lo ha assicurato oggi il ministro degli
interni, Jorge Fernandez Diaz, citato dai media, nel terzo
anniversario della fine dell'attività armata decretata dalla
banda indipendentista basca.
Fernandez Diaz ha firmato con il sindaco di Vitoria, Javier Maroto, un protocollo d'intesa per la realizzazione nel capoluogo dei Paesi Baschi di un Centro Memorial di Vittime del Terrorismo. Per il ministro degli interni, "non ha alcun senso" che l'Eta voglia continuare a esistere, dato che "non utilizzerà la via del terrore per imporre il suo progetto totalitario ed escludente". Ma Fernandez Diaz ha avvisato che il governo del Partido Popular "non consentirà alla banda terrorista di perpetuarsi come un attore politico".
Il Memorial di Vitoria servirà per "perpetuare la memoria delle vittime del terrorismo, salvaguardare la loro dignità e rendere loro giustizia", e ristabilire la "verità storica" di quanto accaduto, ha spiegato l'esponente del governo. Sono state 858 le vittime dell'organizzazione indipendentista armata, secondo le stime delle associazioni delle vittime del terrorismo. La cessazione definitiva dell'attività armata fu annunciata da Eta il 20 ottobre 2011 in un comunicato, in cui non si faceva nessun riferimento a uno scioglimento dell'organizzazione. (ANSAmed).
Fernandez Diaz ha firmato con il sindaco di Vitoria, Javier Maroto, un protocollo d'intesa per la realizzazione nel capoluogo dei Paesi Baschi di un Centro Memorial di Vittime del Terrorismo. Per il ministro degli interni, "non ha alcun senso" che l'Eta voglia continuare a esistere, dato che "non utilizzerà la via del terrore per imporre il suo progetto totalitario ed escludente". Ma Fernandez Diaz ha avvisato che il governo del Partido Popular "non consentirà alla banda terrorista di perpetuarsi come un attore politico".
Il Memorial di Vitoria servirà per "perpetuare la memoria delle vittime del terrorismo, salvaguardare la loro dignità e rendere loro giustizia", e ristabilire la "verità storica" di quanto accaduto, ha spiegato l'esponente del governo. Sono state 858 le vittime dell'organizzazione indipendentista armata, secondo le stime delle associazioni delle vittime del terrorismo. La cessazione definitiva dell'attività armata fu annunciata da Eta il 20 ottobre 2011 in un comunicato, in cui non si faceva nessun riferimento a uno scioglimento dell'organizzazione. (ANSAmed).
