(ANSAmed) - MADRID, 28 OTT - Uno spagnolo su quattro si è
impoverito ed è in situazione di esclusione sociale a causa
degli effetti della crisi economica. E' quanto emerge dal
rapporto presentato oggi a Madrid dalla Caritas e dalla
Fondazione per lo sviluppo di studi sociali e sociologia Foessa,
che chiedono al governo di Madrid misure urgenti per rafforzare
il sistema pubblico di protezione sociale, per limitare gli alti
livelli di disuguaglianza salariale o di redistribuzione del
sistema impositivo rilevati dallo studio.
Le politiche attuali, guidate dalle necessità di tagli,
"stanno generando una grande disuguaglianza nei nuclei familiari
spagnoli", come ha denunciato Sebastian Mora, direttore
esecutivo di Foessa e segretario generale di Caritas Spagna, nel
presentare il rapporto.
Stando ai dati, il 25% degli spagnoli -11,746 milioni di
persone - è in situazione di esclusione sociale e il 50%, uno
spagnolo su due, è colpito "in maniera simultanea da problemi di
privazione materiale e povertà monetaria".
Il nucleo della società spagnola considerato in situazione di integrazione sociale piena è costituito da una minoranza del 34,3% della popolazione, mentre nel 2007 - prima della crisi - superava il 50%. Complessivamente, 5 milioni di persone si trovano in "esclusione severa", e 2 spagnoli su 3 lo erano già prima dell'inizio della crisi. La precarietà riguarda gli ambiti lavorativi, della casa e della salute, dal momento che oltre il 77% soffre di esclusione dall'impiego, mentre il 61,7% da quella della casa e il 46% dai servizi di salute. La situazione più preoccupante riguarda i giovani, la così detta "generazione ipotecata", dal momento che il 27% dei giovani disoccupati è fuori dal sistema educativo. (ANSAmed)
Il nucleo della società spagnola considerato in situazione di integrazione sociale piena è costituito da una minoranza del 34,3% della popolazione, mentre nel 2007 - prima della crisi - superava il 50%. Complessivamente, 5 milioni di persone si trovano in "esclusione severa", e 2 spagnoli su 3 lo erano già prima dell'inizio della crisi. La precarietà riguarda gli ambiti lavorativi, della casa e della salute, dal momento che oltre il 77% soffre di esclusione dall'impiego, mentre il 61,7% da quella della casa e il 46% dai servizi di salute. La situazione più preoccupante riguarda i giovani, la così detta "generazione ipotecata", dal momento che il 27% dei giovani disoccupati è fuori dal sistema educativo. (ANSAmed)
