(di Francesco Cerri)
(ANSAmed) - MADRID, 16 GIU - Nella sorprendente politica del
'nuovo' che agita la Spagna laboratorio politico europeo spunta
ora a Barcellona, come protagonista del processo indipendentista
della Catalogna, Suor Teresa Forcades, una religiosa benedettina
che ha chiesto, e ottenuto da oggi, di lasciare la clausura per
lanciarsi nella lotta politica. Suor Teresa, 48 anni, intende
essere candidata alla presidenza della Catalogna alle regionali
del 27 settembre, alla guida di un fronte della sinistra nel
quale vuole integrare anche i post-indignados di Podemos,
partito che già governa Barcellona con il sindaco 'anti-sfratti'
Ada Colau. Nonostante gli impegni, e in teoria gli obblighi,
della vita contemplativa, la monaca imperversa già da settimane
nei media catalani. Ha anche formato un suo partito Proces
Costituent, che si è alleato con Podemos e con altre formazioni
di sinistra alle comunali del mese scorso nella lista Barcelona
en Comu' guidata da Ada Colau. Da oggi è ufficialmente
dispensata dalla clausura per un anno, prorogabile fino a tre,
per dedicarsi a tempo pieno alla battaglia politica. Appena
lasciato questa mattina il monastero di Sant Benet a Monserrat,
ha invitato Podemos, la Sinistra Repubblicana Catalana di Erc,
gli indipendentisti di Cup e di Iniciativae Euia a tenere una
riunione questa settimana per formare un'alleanza per il 27
settembre. Lei intende esserne la 'numero uno', e sfidare nelle
urne il 'governatore' uscente, il nazionalista di Ciu, Artur
Mas, pure lui indipendentista, ma di centro.
Suor Teresa ha le idee chiare. Ha già fissato tre condizioni
per un accodo elettorale con Podemos e gli altri: "Aprire un
processo costituente catalano, con l'impegno di convocare un
referendum sull'indipendenza, governare con politiche
anticapitaliste e varare un piano d'urto in favore del 30% di
abitanti della Catalogna in situazione di esclusione sociale".
Suor Teresa si dichiara non solo indipendentista, ma anche
femminista, di sinistra e sostenitrice dei diritti dei poveri e
degli esclusi di tutto il mondo. Alle comunali si è scontrata
con la consorella Lucia Caram, pure monaca benedettina
contemplativa, che sosteneva invece la lista del sindaco uscente
nazionalista Xavier Trias, poi arrivata secondo dietro a Colau.
'Sor Lucia', che si dice 'innamorata' del presidente catalano
Artur Mas, è pure lei già una star mediatica in Catalogna. Ha
perfino un suo programma di cucina in tv. Visibilmente la
clausura in terra catalana ha un significato particolare. Suor
Teresa, lasciando il convento, ha spiegato ai cronisti che le
mancheranno soprattutto i 5 momenti di preghiera quotidiani. Ha
chiesto alla madre superiora di poter tornare una volta alla
settimana, politica permettendo, per ritemprarsi spiritualmente.
"Lo raccomando a tutti: fermarsi cinque volte al giorno per
chiedersi, 'perche' sono qui' ". Per ora prevede di tornare alla
clausura tra un paio d'anni, forse tre, dopo, spera, avere
proclamato l'indipendenza.(ANSAmed).