"Sprint finale per gli indecisi" titola La Vanguardia. I comizi di chiusura della campagna di 'catalinisti' e 'spagnolisti' oggi si sono concentrati a Barcellona, la capitale e la città nella quale la secessione non avrebbe ancora la maggioranza assoluta. Nelle altre tre province, Girona, Lleida e Tarragona i sondaggi danno la lista Junts Pel Si del presidente sucente il secessionista Artur Mas, che ha trasformato le regionali in un plebiscito sull'indipendenza, oltre il 50%. Il premier spagnolo Mariano Rajoy, durissimo nel 'no' all' ipotesi di una secessione che considera anticostituzionale e illegale, è stato accompagnato nell'ultimo comizio dall'ex-presidente francese Nicolas Sarkozy, suo alleato nel Ppe. Mas ha risposto con un affollatissimo comizio in avenida Maria Cristina.
Nel tentativo di sedurre gli indecisi e addolcire l'immagine anti-catalana del premier il Partido Popular ha diffuso oggi anche un video 'dichiarazione di amore' alla Catalogna. Nelle immagini Rajoy e gli altri dirigenti del Pp in un catalano più o meno zoppicante a turno assicurano di "stimare la Catalogna e i catalani", invitandoli a restare con la Spagna "perqué units Guanyams!" ("uniti vinciamo!") conclude lo stesso Rajoy. I partiti 'costituzionalisti' - Ciudadanos, che i sondaggi danno secondo, Podemos, Pp e Psoe - che invocando la costituzione spagnola si schierano contro la secessione hanno lanciato appelli al voto. "Se non andate, gli altri votano per voi" ha avvertito Rajoy. La speranza degli anti-secessione è di mobilitare e recuperare soprattutto quel 20% circa di ex-elettori socialisti e popolari potenzialmente tentati dal 'si' ma ancora incerti.
L'ultimpo sondaggio di La Vanguardia da 63-65 seggi su 135 a Mas, 8 alla Cup, 20-21 a Ciudadanos, 13-15 allalista di Podemos, 12-14 al Psc, 12-13 al Pp e 3 ai centristi dell'Udc.
Secondo diversi analisti se la partecipazione sarà superiore al 70-72%, potrebbe dare una speranza al campo del 'no' di impedire a Mas di avere la maggioranza assoluta in seggi, o per lo meno in voti. I dati del voto per corrispondenza sono secondo Efe, in netto aumento. Il presidente catalano ha detto che andrà alla 'disconnesione' dalla Spagna anche senza ottenere il 50% dei voti - ma questo ridurrà la legittimità della mossa verso l'indipendenza - se avrà la maggioranza assoluta dei 135 deputati catalani, da solo o in alleanza con i radicali della Cup, vicini a Syriza. L'obiettivo è arrivare all'indipendenza, se possibile con un negoziato con Madrid, che però minaccia di sospendere Mas, entro 18 mesi. Tutta la Spagna e la Catalogna ora guardano con grande preoccupazione, o grande speranza, a domenica sera.(ANSAmed).