Subito dopo hanno ricevuto un decreto di espulsione per "turbativa e attentato all'ordine pubblico". Il ministero dell'Interno, in un comunicato, informa che il decreto è stato firmato dall'autorità regionale di Rabat. Gli otto europei fanno parte del Collettivo internazionale di avvocati a sostegno dei detenuti di Gdem Izik. I loro nomi sono stati diffusi dall'Associazione dei rifugiati saharawi in Francia. L'allontanamento dal paese delle persone "sgradite" è possibile per la legge n.02-03 che regola l'entrata e il soggiorno degli stranieri in Marocco. I tre detenuti saharawi si trovano nel penitenziario di Salè 1, accusati di associazione a delinquere e aggressioni finalizzate all'omicidio di militari nell'esercizio delle loro funzioni. Dal primo marzo sono entrati in sciopero della fame. La loro vicenda è legata alla questione del Sahara conteso e risale al 2010, a quando cioè è stato smantellato il campo di Gdim Izik, vicino Laayoune, a sud-ovest del Marocco. Ne nacquero disordini e 11 militari morirono. In 25 furono arrestati e finirono a processo davanti a un tribunale militare. Hanno riportato condanne da 2 anni fino all'ergastolo. Da quella vicenda partirono anche denunce contro il Marocco per torture. I dossier finirono a Parigi e all'Onu. (ANSAmed).
Marocco: otto avvocati europei arrestati ed espulsi da Rabat
Volevano far visita ai detenuti saharawi in sciopero della fame
Subito dopo hanno ricevuto un decreto di espulsione per "turbativa e attentato all'ordine pubblico". Il ministero dell'Interno, in un comunicato, informa che il decreto è stato firmato dall'autorità regionale di Rabat. Gli otto europei fanno parte del Collettivo internazionale di avvocati a sostegno dei detenuti di Gdem Izik. I loro nomi sono stati diffusi dall'Associazione dei rifugiati saharawi in Francia. L'allontanamento dal paese delle persone "sgradite" è possibile per la legge n.02-03 che regola l'entrata e il soggiorno degli stranieri in Marocco. I tre detenuti saharawi si trovano nel penitenziario di Salè 1, accusati di associazione a delinquere e aggressioni finalizzate all'omicidio di militari nell'esercizio delle loro funzioni. Dal primo marzo sono entrati in sciopero della fame. La loro vicenda è legata alla questione del Sahara conteso e risale al 2010, a quando cioè è stato smantellato il campo di Gdim Izik, vicino Laayoune, a sud-ovest del Marocco. Ne nacquero disordini e 11 militari morirono. In 25 furono arrestati e finirono a processo davanti a un tribunale militare. Hanno riportato condanne da 2 anni fino all'ergastolo. Da quella vicenda partirono anche denunce contro il Marocco per torture. I dossier finirono a Parigi e all'Onu. (ANSAmed).