Alla cerimonia, nel Salon de Plenos del Ayuntamiento di Valencia, era presente per l'Italia l'ambasciatore a Madrid Stefano Sannino. Il primo bombardamento navale italiano contro la città, nella quale si era rifugiato il governo legale da Madrid davanti all'avanzata delle milizie franchsite, si produsse 80 anni fa nella notte del 14 febbraio 1937. Le bombe colpirono non solo obiettivi militari ma anche civili. Nei giorni scorsi l'associazione spagnola per la Memoria Storica (Armh) ha scritto a Sannino chiedendo che l'Italia chieda scusa per l'appoggio di Benito Mussolini a Franco nella Guerra Civile del 1936-39 e per le sofferenze subite dalla popolazione civile.
L'Italia "assuma pubblicamente la responsabilita' di una aggressione cosi' grave contro il popolo spagnolo" invita la Armh, con "scuse pubbliche" e una "condanna dell'appoggio al sollevamento militare franchista". Nella risposta aall'Armh e nell'intervento di oggi a Valencia, l'ambasciatore Sannino ha rilevato che la sua presenza alle commemorazioni "dimostra l'attenzione dell'Italia" sulla questione. "La democrazia italiana e' nata proprio sul ripudio della guerra, sancito nell'articolo 11 della nostra Costituzione" ha rilevato. Da allora, ha aggiunto, l'Italia ha sempre operato per la pace e lo sviluppo di una Europa fondata sulla democrazia, sulla riconciliazione, sull'amicizia fra tutti i popoli europei". "Non ho quindi alcuna difficoltà, ha sottolineato Sannino, nel definire qualsiasi azione militare contro popolazioni civili come un atto terribile e senza scuse nel quale la Repubblica italiana fondata nel 19348 grazie all'impegno di tutte le forze democratiche del paese non si riconosce in alcun modo".(ANSAmed).