Con Mas sono stati condannati anche la ex vicepresidente Joana Ortega e la ex ministra catalana Irene Rigau, a rispettivamente 21 mesi e 18 mesi di interdizione. La procura chiedeva 10 anni di interdizione per Mas e 9 per Ortega e Rigau.
I tre dirigenti secessionisti erano stati incriminati l'anno scorso per 'disobbedienza' per avere promosso il 9 novembre 2014 un referendum consultivo Costituzionale di Madrid. I partiti indipendentisti che hanno la maggioranza assoluta nel parlamento di Barcellona e appoggiano il presidente catalano Carles Puigdemont, successore di Mas dalla fine del 2015, prevedono di convocare un referendum vincolante sulla indipendenza entro la fine di settembre nonostante l'opposizione del premier spagnolo Mariano Rajoy, che non esclude misure coercitive per impedirlo. Secondo gli ultimi sondaggi il sì e il no all'indipendenza sono in pareggio tecnico in seno alla popolazione catalana.
Da parte sua Mas ha affermato che in Spagna "si perseguono le persone per le loro idee"" e che "la legge non è uguale per tutti". Mas ha annunciato che farà ricorso contro la sentenza, oltre che davanti alla Corte suprema anche davanti alla Corte di Strasburgo.
Il partito della sinistra catalana Erc, che fa parte del governo di Puigdemont, ha definito la sentenza "indegna e antidemocratica", decisa al termine di un "processo politico". Puigdemont ha scritto di recente a Onu e Consiglio d'Europa denunciando la "persecuzione giudiziaria" di Madrid contro i dirigenti indipendentisti. (ANSAmed).