(ANSAmed) - LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 7 GIU - Un contrasto più
efficace alla tratta di esseri umani, l'identificazione di tutti
coloro che sbarcano e la necessità di fermare ogni forma di
criminalità che, nei paesi europei, ruota attorno alle
organizzazioni che gestiscono il traffico dei migranti. I capi
delle polizie di nove paesi che affacciano sul Mediterraneo si
ritrovano a Lampedusa, per trovare una strada comune per
affrontare un fenomeno che durerà ancora per molto tempo.
Attorno al tavolo, voluto dall'Italia, ci sono Francia,
Spagna, Grecia, Portogallo, Croazia, Slovenia, Malta e Cipro.
Con un obiettivo comune, che il capo della Polizia Franco
Gabrielli sintetizza così: "siamo un po' stanchi di fare
analisi, più che sviscerare le ragioni dei fenomeni, che
conosciamo bene, dobbiamo individuare, affrontare le criticità,
e dare risposte".
Una battaglia che non può prescindere da un ruolo centrale
di Malta, il cui rappresentante - il consigliere ministeriale
del capo della Polizia Andrew Seychell - nega frizioni con
l'Italia e parla di collaborazione quotidiana tra polizie.
(ANSAmed).