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Catalogna: Madrid prende controllo finanza Barcellona

Durissimo scontro istituzionale in vista referendum primo ottobre

18 settembre, 19:51

Manifestazione in favore dell'indipendenza della Catalogna Manifestazione in favore dell'indipendenza della Catalogna

 - MADRID - Allo scadere dell'ultimatum di 48 ore lanciato venerdì, Madrid intende prendere da oggi il controllo delle finanze della Catalogna nel durissimo scontro istituzionale sul referendum di indipendenza del 1 ottobre.

Il ministro delle finanze spagnolo Cristobal Montoro ha annunciato che lo stato spagnolo avrebbe esautorato da oggi il governo catalano nelle sue competenze finanziarie per impedire che "un solo euro" possa andare all'organizzazione del voto, definito "illegale" da Madrid. La procura spagnola ha iniziato intanto a consegnare le convocazioni per interrogatori nella veste di "indagati" ai primi fra i 712 sindaci catalani che ha denunciato la settimana scorsa per il loro appoggio al referendum. La procura ha ordinato che i sindaci che non risponderanno alle convocazioni per gli interrogatori vengano arrestati.

Intanto il Psoe, primo partito dell'opposizione spagnola, ha tolto il veto all'applicazione da parte del premier conservatore Mariano Rajoy dell' art.155 della Costituzione che consente fra l'altro di sospendere l'autonomia catalana e il suo presidente Carles Puigdemont per impedire la tenuta del referendum di indipendenza. Lo scrive El Pais online. L'art. 155 è considerato 'l'arma atomica' a disposizione di Rajoy per fermare il governo catalano, lanciato in aperta disobbedienza alla legge spagnola in nome della nuova 'legalità catalana' verso il referendum del primo ottobre, dichiarato "illegale" dalla Spagna.

Il leader di Podemos Pablo Iglesias ha denunciato la deriva autoritaria del governo spagnolo del premier Mariano Rajoy nei confronti della Catalogna che provoca, ha detto, una limitazione di diritti civili e politici. Secondo Iglesias "è minacciata la convivenza democratica" e sono messe in questione le basi della democrazia. Podemos è il solo dei quattro grandi partiti spagnoli favorevole al referendum catalano. Psoe e Ciudadanos appoggiano dall'opposizione la linea dura di Rajoy. 

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