Ne consegue che i rimpatri forzati variano notevolmente a seconda della nazionalità dei migranti: il 90% di coloro che sono stati rimpatriati dopo la permanenza nei centri proveniva dal Marocco (1.607), Paese col quale la Spagna ha una cooperazione rafforzata in materia di immigrazione, a fronte di un solo straniero della Costa d'Avorio rimpatriato dei 1.215 transitati nei centri.
"Il nostro modello di politica migratoria non funziona", ha sottolineato Maribel Mora in dichiarazioni alla radio Cadena Ser. "Dei 18.000 procedimenti di espulsione aperti nel 2017 per soggiorno irregolare, sono stati eseguiti solo il 10%". In totale sono stati 18.081 i procedimenti amministrativi nei confronti di stranieri 'irregolari', perché privi di permesso turistico o lavorativo per restare sul territorio spagnolo o di una forma di protezione internazionale oppure in attesa che la richiesta sia esaminata. Di questi, solo 1.363 decreti di espulsione sono stati eseguiti. Dei destinatari dei decreti, la maggior parte proveniva dal Marocco (4.019 persone), Colombia (1.252) e Algeria (771). Quanto alle espulsioni per motivi di sicurezza di stranieri con precedenti penali, dei 2.026 provvedimenti registrati nel 2017, solo 816 sono stati eseguiti.
La scorsa settimana il Senato ha bocciato un'iniziativa di Unidos Podemos che esortava il governo ad adottare misure concrete per evitare "il limbo giuridico" nel quale restano i migranti irregolari, che non sono stati allontanati dal territorio nazionale né rimpatriati e che, tuttavia, non possono legalizzare la loro situazione e restano in strada, una volta lasciati i centri.
Complessivamente, stando ai dati diffusi dal ministro degli Interni, lo scorso anno sono stati 4.054 gli stranieri espulsi con accompagnamento forzato alla frontiera, mille persone in meno che nel 2016, quando furono 5.051. Tuttavia, il 2017 ha segnato un record di arrivi per sbarchi di migranti: 22.103 persone su 1.280 imbarcazioni, secondo i dati ufficiali diffusi dal governo. (ANSAmed).