Noguera ha evitato di esprimere valutazioni sul cambio di criterio del governo di Pedro Sanchez rispetto a giugno, quando venne offerto un porto sicuro e un permesso di soggiorno di un mese e mezzo ai rifugiati. Ma ha insistito sul fatto che la risposta deve arrivare dall'Unione Europea, criticando "l'incapacità dei paesi membri" di trovare "una soluzione umana" a un fenomeno più acuto e complesso di un salvataggio in mare.
Per la nave operata dalle ong Msf e Sos Mediterranee, il governo spagnolo non ha smesso di "negoziare intensamente" con la Commissione europea e "altri paesi" una soluzione per una "risposta comune", ha riferito El Pais. Il presidente della Catalogna, Quim Torra, con un messaggio su Twitter aveva messo a disposizione dell'Aquarius tre porti per sbarcare i 141 migranti a bordo, fino all'annuncio dell'intesa tra sei Paesi europei per accogliere i migranti presenti sull'imbarcazione, che è stata autorizzata a sbarcare a Malta.(ANSAmed).