E' quanto riporta Ana Isabel Martínez, presidente dell'associazione Valencia és Refugi, citata dal quotidiano La Vanguardia, nel riferire il caso di tre migranti della Guinea Conakry sbarcati a Motril, nella provincia di Granada, al sud della Spagna.
Dopo una permanenza di 72 ore nel locale Centro di assistenza temporanea per stranieri (Cate), Ibrahim Sori, di 19 anni, Sekou Camara, 18 anni e Sekorai Bangouré - questi i nomi dei migranti - hanno dovuto "firmare un ordine volontario di rimpatrio, senza interprete né avvocato, obbligatori per legge", assicura Ana Isabel Martinez. "Il 100% dei migranti che arriva alla frontiera sud non sa quello che firma", aggiunge. "La Croce Rossa ci ha chiesto dove volevamo andare, se in Francia o Spagna, perché a Motril non c'era posto" - ha ricordato da parte sua Sekorai Bangouré, in dichiarazioni al quotidiano. "Ho firmato un formulario senza sapere cosa fosse e nessuno mi ha spiegato cosa fosse l'asilo o come chiederlo". Stando alle testimonianze, gli stranieri provenienti dalla frontiera sud sono trasferiti su minibus a Madrid, Barcellona, Valencia o Bilbao e "abbandonati, senza denaro né contatti, dopo aver firmato ordini di rimpatrio volontari". Il palazzetto dello sport di Motril è occupato da 1200 persone giunte nelle successive ondate di sbarchi sulle coste meridionali iberiche. Alcune sono state accolte da Ong per l'assistenza ai rifugiati come Accem, ma la gran parte "non sappiamo dove sia, probabilmente sta dormendo in strada", afferma Ana Isabel Martinez. "Abbiamo sollecitato posti in centri di accoglienza al ministero tramite la Croce Rossa, ma tardano fra uno e tre mesi. Cosa facciamo nel frattempo?", domanda l'attivista di Valencia és Refugi.
Non si ferma la pressione migratoria sulle coste spagnole, dove almeno 2000 persone sono state tratte in salvo in una settimana, secondo fonti del Salvataggio marittimo. E se, complessivamente, l'immigrazione clandestina è in diminuzione Europa, con 15.000 arrivi nel mese di luglio, pari al 18% in meno rispetto allo stesso mese del 2017, oltre la metà dei migranti è sbarcata in Spagna: 8.800 persone, quattro volte in più del luglio dello scorso anno, secondo i dati di Frontex, l'agenzia europea di frontiera. Durante i primi sette mesi del 2018, i migranti irregolari che hanno attraversato le frontiere europee sono stati 73.500, pari a -43% rispetto allo stesso periodo del 2017.
Tuttavia, sulla rotta del Mediterraneo Occidentale verso la Spagna, sono state tratte in salvo 23.100 persone - per i tre quarti provenienti da paesi subsahariani - oltre il doppio che nei primi sette mesi dello scorso anno.