(ANSAmed) - MADRID, 5 OTT - Pagavano 4.500 euro a testa per
entrare clandestinamente a Melilla nascosti nei doppifondi di
veicoli con a bordo donne e bambini piccoli, per simulare
normali viaggi di famiglia. Con questo sistema un'organizzazione
di trafficanti di esseri umani è riuscita a fare entrare
nell'enclave spagnola in Marocco almeno 200 migranti, lucrando
oltre 800mila euro. Ma è stata smantellata dalla Guardia civile
spagnola, al termine di un'operazione ribattezzata 'Azhira', che
si è conclusa con l'arresto tre persone di nazionalità
marocchina, ritenute responsabili della rete di trafficanti.
Con l'operazione, diretta e coordinata dalla sezione
istruttoria numero 2 del Tribunale di Melilla, la Guardia Civile
dà per smantellata la rete, che introduceva persone di origini
subsahariane nel territorio spagnolo di Melilla. Dall'avvio
dell'inchiesta, nel gennaio del 2017, sono state arrestate
complessivamente 53 persone e sequestrati 40 veicoli, come
segnala una nota dell'istituto armato. Gli inquirenti stimano
che almeno 200 migranti siano entrati con questo metodo
nell'enclave iberica, aggirando i controlli alla frontiera con
il Nord Africa.
I migranti, in maggioranza di origini subsahariane, erano
nascosti in "condizioni pietose", secondo gli inquirenti, in
sotto i sedili di auto e furgoni, rischiando l'asfissia per la
mancanza di spazio e l'inalazione dei gas di scarico dei
veicoli. Mentre membri dell'organizzazione erano seduti al posto
di guida, spesso con accanto una donna e, seduti nei seggiolini
posteriori, bambini piccoli, proprio al di sopra dei nascondigli
dov'erano occultati i migranti, per eludere i controlli di
polizia. Una volta nell'enclave e al riparo da occhi indiscreti,
"i trafficanti tiravano i migranti come pacchi in strada e li
abbandonavano alla loro sorte", è la ricostruzione degli
inquirenti.
Nel corso dell'operazione, alcuni dei subsahariani scoperti nei
viaggi clandestini sono stati soccorsi e trasferiti in ospedale
con gravi sintomi di asfissia. La Guardia Civile stima che
grazie al lucroso traffico, la rete di trafficanti abbia
ottenuto un profitto di almeno 800mila euro.
(ANSAmed)