(ANSAmed) - MADRID, 3 DIC - L'emergenza dei migranti in
Andalusia è dietro l'exploit di Vox, il partito dell'estrema
destra e antieuropeo, che ha fatto irruzione nella politica
spagnola alle elezioni regionali di ieri. La regione è la porta
d'entrata dei flussi migratori, che in Spagna hanno registrato
51.984 arrivi da inizio anno a novembre, superiori al record di
41.180 registrato nel 2006 durante la cosiddetta 'crisi dei
caicchi'. Nello stesso periodo, sono stati oltre 675 migranti
annegati nella Stretto di Gibilterra, rispetto ai 174 nel 2017,
secondo i dati dell'Organizzazione internazionale delle
migrazioni (Oim). La regione accoglie, inoltre, 8mila minori
minori non accompagnati.
I 12 seggi ottenuti all'esordio nel Parlamento andaluso dal
partito, fondato nel 2013 dall'ex membro del Partido Popular,
Santiago Abascal, 42 anni, basco, sono pari all'11%
dell'elettorato, nella terza regione più popolata di Spagna,
governata per 36 anni dai socialisti. Per la prima volta dalla
dittatura di Franco, una formazione dell'estrema destra ha
conquistato un'alta rappresentanza, grazie alla linea dura
tenuta in campagna elettorale contro l'immigrazione e il
separatismo catalano, in un Paese finora immune dall'ondata
nazionalista e populista che si estende in Europa. Con il
conservatore Partido Popular e il liberale Ciudadanos, Vox somma
59 seggi, rispetto ai 55 della maggioranza del Parlamento
andaluso. Ed è decisivo per la costituzione di un inedito
tripartito di centro destra nella ex roccaforte socialista, dove
una coalizione di sinistra fra il Psoe e Adelante Andalucia è
insufficiente. In province come l'Almeria, con il 19,7% della
popolazione immigrata, della quale il 7,6% proveniente dal
Marocco, Vox si è affermato come terza forza politica, con il
17% dei voti.
Se nel manifesto costitutivo, presentato dalla formazione il
16 gennaio 2014, non c'era nemmeno un accenno al fenomeno
immigrazione, durante la campagna elettorale in Andalusia la
chiusura delle frontiere ai clandestini è stata uno dei
principali cavalli di battaglia del partito. "Immigrazione che
Vox criminalizza e associa alla delinquenza", sottolinea oggi El
Mundo. Espulsione immediata dei migranti clandestini;
l'innalzamento di un muro alle frontiere delle enclavi spagnole
di Ceuta e Melilla in Marocco; carcere per Ong, imprese o
privati che offrono aiuto ai migranti, in quanto cooperatori
delle mafie del traffico di esseri umani; l'"espulsione" dei
clandestini o di migranti autori di reati gravi o recidivi, sono
alcune delle proposte del partito di Abascal, che ha anche
ricevuto il sostegno di Steve Bannon, ex capo stratega di Donald
Trump. Con il controllo dell'immigrazione, Vox propone
"l'eliminazione dell'islam dalle scuole", il "divieto del burka"
e "la chiusura delle moschee", con l'espulsione degli imam che
"diffondono l'integralismo".
"Non saremo un ostacolo per una maggioranza alternativa alla
corruzione socialista e al chavismo che stava dirigendo la
politica in questo momento" in Andalusia, ha detto il leader
Santiago Abascal, in conferenza stampa a Siviglia, assieme al
candidato di Vox alla presidenza della Giunta regionale,
Francisco Serrano. E, secondo gli analisti, l'Andalusia è solo
il trampolino di lancio del partito per un'affermazione a
livello nazionale alle prossime elezioni municipali, regionali
ed europee di maggio 2019. (ANSAmed).