(ANSAmed) - MADRID, 15 FEB - A fronte delle tendenze xenofobe
che attraversano l'Europa, Il re Felipe VI ha elogiato a Rabat
"il contributo degli immigranti marocchini allo sviluppo della
Spagna", al termine della sua visita ufficiale in Marocco.
In un incontro con la comunità spagnola nel paese, il sovrano
- citato oggi dai media iberici - ha esortato a tendere ponti
fra le due rive dello Stretto di Gibilterra, ricordando al
contempo "l'estesa comunità marocchina che vive e contribuisce
senza dubbio allo sviluppo della Spagna".
Il monarca è stato accompagnato nella visita ufficiale da sei
ministri, fra i quali il titolare degli esteri, Josep Borrell,
che al termine di un incontro con l'omologo marocchino Naser
Burita ha a sua volta rilevato "l'ampissimo contributo al nostro
Pese dell'estesa collettività marocchina" di oltre 800mila
persone in Spagna, delle quali 230mila iscritte alla Previdenza
sociale. Borrell, citato da El Pais, ha contrapposto due visioni
del fenomeno dell'immigrazione: "Quella di quanti se ne
avvalgono per generare paura e timori nella popolazione e quella
di chi vuole estrapolare gli aspetti positivi che ha per la
società". Borrell ha evidenziato la necessità di sostituire
"l'immigrazione illegale e clandestina con quella regolare e
programmata", come gli oltre 19mila lavoratori marocchini che
hanno un contratto in Spagna per la raccolta delle fragole nel
2019. "Chiudere i porti di un Paese non può essere la
soluzione", ha avvertito. Anche Burita ha criticato quanto danno
precedenza "all'egoismo nazionale".
Il fenomeno dell'immigrazione, con oltre 64mila arrivi
irregolari sulle coste spagnole nel 2018, ha segnato il viaggio
dei monarchi spagnoli nel regno alauita. Al suo arrivo,
mercoledì a Rabat, il re Felipe VI ha ringraziato il monarca
Mohamed VI per lo sforzo nel controllo delle frontiere e ha
chiesto di andare oltre, intensificando la collaborazione fra i
due Paesi all'insegna della "corresponsabilità" e della
"complementarietà", per frenare le ondate di migranti
clandestini nel Paese, frontiera sud d'Europa.
(ANSAmed).