In un'intervista rilasciata nelle ultimissime ore di campagna elettorale, Casado sembra superare ogni precedente titubanza, spingendosi più di quanto fatto finora nell'affermare che "Vox o Ciudadanos, che ottengano 10 seggi o 40, avranno l'influenza che vorranno avere per entrare nel governo e per decidere la legislatura". Un messaggio chiaro, quasi una promessa.
Accompagnato però anche da un appello al "voto utile" e compatto, nella speranza di riavvicinare gli scontenti e di convincere gli indecisi.
Casado ha infatti insistito che il Pp è "l'unica alternativa a Sanchez perché è l'unico che può raggiungere accordi e impedire l'impasse" dopo le elezioni. L'unica cosa "responsabile e patriottica" da fare è "votare Pp", ha detto. Da parte sua, il leader socialista Pedro Sanchez lancia un appello al "voto utile" assieme all'apertura a governare con Podemos. Anche Sanchez, che dalle urne spera di ottenere il mandato per rimanere alla Moncloa, non può infatti escludere il compromesso a sinistra: "Che Podemos entri nel governo non è un problema", ha detto in un'intervista a El Pais, segnalando la sua volontà a governare con il partito anti-austerity di Pablo Iglesias, ma lanciando poi a sua volta un appello agli spagnoli affinché esprimano un "voto utile" per contrastare il rischio che possa crescere l'estrema destra visto l'ampio numero di indecisi. (ANSAmed).