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Spagna: 5 separatisti catalani sotto scorta in Parlamento

4 eletti alla Camera e 1 al Senato, poi di nuovo in carcere

20 maggio, 14:27

(ANSAmed) - ROMA, 20 MAG - Cinque imputati al processo contro i separatisti catalani, in carcere in attesa del giudizio della Corte suprema per il tentativo di secessione del primo ottobre del 2017, hanno fatto oggi il loro ingresso al Parlamento, dove sono stati eletti, sotto scorta e sottoposti a severe misure di sicurezza. Lo riferiscono i media spagnoli, precisando che Oriol Junqueras, eletto nella lista di Erc, Jordi Sànchez, Joseph Rull e Jordi Turull di Uniti per la Catalogna si sono accreditati questa mattina alla Camera dei deputati e Raul Romeva al Senato.

Sono stati poi tutti ricondotti in carcere.

I cinque sono usciti dal carcere di prima mattina e sono stati condotti nelle rispettive sedi a bordo di auto della polizia prive di insegne, entrando per ingressi secondari per evitare i cronisti, in ottemperanza alle autorizzazioni concesse dal Tribunale: i parlamentari hanno potuto accreditarsi alle assemblee, ma senza l'autorizzazione a fare dichiarazioni pubbliche o avere contatti con i rispettivi gruppi parlamentari.

Nonostante questi divieti, Junqueras ha filmato un breve video, subito rimbalzato sui social, con un chiaro messaggio elettorale in vista del voto di domenica prossima a cui il leader di Erc si presenta come capolista al Parlamento europeo: "Siamo al Congresso, stiamo bene, circondati da amici e compagni - afferma nel videomessaggio -. E' un privilegio vedere che siamo 15. Quello che serve ora è vincere domenica e condurre il Paese alla libertà". Altri video sono stati postati da Rull e Turull. Il primo ha sottolineato che la condizione dei deputati in carcere è "una situazione irreale anzi surreale. La nostra causa non è solo catalana, ma della libertà. Le nostre convinzioni sono più forti che mai". Turull, da parte sua, ha espresso l'auspicio "che non ci impediscano di esercitare le nostre prerogative di deputati e che ci lascino lavorare per servire i cittadini catalani".(ANSAmed).

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