La mostra, organizzata in collaborazione con la Jordan National Gallery, mette in esposizione le opere di 16 artisti giordani che esplorano le frontiere immaginarie che portano l'uomo a vedere come una minaccia "l'altro" che non conosce. Ma, spiegano i curatori, la frontiera è anche un limite che unisce e separa allo stesso tempo, dà una sensazione di sicurezza ma anche costruisce l'identità personale attraverso l'appartenenza al "noi" per costruire una protezione rispetto agli "altri" che sono più in là, in un luogo sconosciuto.
La mostra esplora quindi le opere di artisti e artiste della Giordania contemporanea, che propongono una riflessione critica sulle questioni che girano intorno al concetto di frontiera reale o immaginaria, creata dall'essere umano: frontiere politiche, sociali, di genere, economiche, di razza, valorizzando i giovani artisti giordani in un percorso di collaborazione già avviato da tempo. Gli artisti in mostra sono Ala Younis, Ahmed El Khalidi, Ahmad Salameh, Asia Sheshani, Dana Kaoukji, Deema Shahin, Dina Haddadin, Firas Shehadeh, Juman Nimri, Khaldoun Hijazin, Linda Al Khoury, Mais el Azab, Mohammad Hawwari, Mo'men Khalid Malkawi, Raed Ibrahim e Reema Shatat.(ANSAmed).