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Covid: sorelle re di Spagna vaccinate in Emirati, è bufera

Si giustificano, 'per andare a trovare nostro padre', l'ex re

03 marzo, 17:41

MADRID - Bufera sulle sorelle del re di Spagna Felipe VI, Elena e Cristina: entrambe si sono già vaccinate contro il covid nel corso di una visita al padre Juan Carlos, che vive negli Emirati Arabi Uniti dall'agosto scorso.

Sia Elena, 57 anni, sia Cristina, 55, non sono considerate parte delle categorie che stanno avendo priorità nella vaccinazione in Spagna. E dopo che la notizia è uscita sui media spagnoli le due hanno confermato che si sono vaccinate: in un comunicato Elena ha spiegato che l'hanno fatto perché è stata loro "offerta" questa possibilità nel corso di una visita all'ex monarca e loro hanno "accettato". La giustificazione, ha aggiunto una delle due sorelle maggiori del re, è che la vaccinazione era necessaria per "ottenere un passaporto vaccinale", in modo tale da poter far visita al padre "regolarmente". Altrimenti, dice ancora Elena, 57 anni, le due avrebbero "rispettato il turno" stabilito in patria.

La notizia ha provocato reazioni indignate da parte di esponenti del governo, formata dal Partito Socialista e da Unidas Podemos, riportate dai media. "Molto male", ha commentato Miquel Iceta, ministro delle Politiche territoriali, aggiungendo che condotte di questo tipo provocano "sfiducia" nelle istituzioni. "La società spagnola non accetta" questi atteggiamenti, ha dichiarato il secondo vicepresidente del governo Pablo Iglesias. "Il nostro paese sarà migliore con una repubblica", ha aggiunto.

Anche Juan Carlos, re di Spagna dal 1975 al 2014, si è già vaccinato negli Emirati Arabi, secondo i media iberici. L'ex monarca ha 83 anni, quindi è considerato parte di una delle categorie della popolazione spagnola che stanno ricevendo il vaccino contro il covid, quella degli over 80.

Juan Carlos ha lasciato il Paese l'estate scorsa dopo esser rimasto coinvolto in uno scandalo per presunte operazioni fiscali illegittime all'estero: ha già restituito al fisco più di 4,5 milioni di euro di tasse non pagate, ed è sotto inchiesta da parte della magistratura spagnola e svizzera.

Esponenti della destra hanno difeso la decisione delle due donne di non rispettare l'ordine di vaccinazione fissato in patria. "Non hanno tolto il vaccino a nessuno in Spagna", ha detto José Luis Martínez-Almeida, portavoce del Partito Popolare e sindaco di Madrid.

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