(ANSAmed) - MADRID, 30 MAR - Ancora polemiche a Madrid per
assembramenti e feste clandestine denunciate nel corso del
weekend in centro città: mentre la polizia municipale segnala
che ne ha scoperte 353, —in alcune delle quali c'era "un numero
di persone superiore a quello consentito, nascoste in luoghi
inverosimili e senza mascherine né altre precauzioni", secondo
il comunicato dei vigili—, la questione ha infiammato il
dibattito politico locale, in vista delle elezioni regionali del
4 maggio. Lo riportano i media spagnoli.
Secondo µngel Gabilondo, candidato socialista e attualmente all'opposizione, la situazione è "un vero caos" ed è provocata dal "turismo da ubriaconi". La stampa locale ha mostrato spesso, nelle ultime settimane, immagini di giovani stranieri attratti da restrizioni sanitarie meno rigide che in patria e dai bar e ristoranti aperti fino alle 23 e che, alle volte, non rispettano il coprifuoco in vigore per il covid.
Isabel Díaz Ayuso, presidente regionale e leader del Partito Popolare, sostiene invece che l'importante è che il governo centrale (guidato dai socialisti) effettui i controlli necessari in aeroporti e frontiere. "Il problema non è se viene un francese a bere a Madrid, ma se viene contagiato o no", ha detto.
Arancha González, ministra degli Esteri, ha affermato che l'esecutivo segue "scrupolosamente" le raccomandazioni europee che riguardano i protocolli sanitari di frontiera. (ANSAmed).
Secondo µngel Gabilondo, candidato socialista e attualmente all'opposizione, la situazione è "un vero caos" ed è provocata dal "turismo da ubriaconi". La stampa locale ha mostrato spesso, nelle ultime settimane, immagini di giovani stranieri attratti da restrizioni sanitarie meno rigide che in patria e dai bar e ristoranti aperti fino alle 23 e che, alle volte, non rispettano il coprifuoco in vigore per il covid.
Isabel Díaz Ayuso, presidente regionale e leader del Partito Popolare, sostiene invece che l'importante è che il governo centrale (guidato dai socialisti) effettui i controlli necessari in aeroporti e frontiere. "Il problema non è se viene un francese a bere a Madrid, ma se viene contagiato o no", ha detto.
Arancha González, ministra degli Esteri, ha affermato che l'esecutivo segue "scrupolosamente" le raccomandazioni europee che riguardano i protocolli sanitari di frontiera. (ANSAmed).