Prenderà il via il 5 settembre prossimo a Palau la XVIII edizione del Festival internazionale di Isole che Parlano. Fino al 14 settembre, la Sardegna contemporanea si confronterà con la società, aprendosi a un'ideale cartina geografica illimitata, in un "ponte" con le grandi capitali europee e mediterranee. Musica, teatro, mostre fotografiche e incontri ospitati in alcune cornici d'eccezione: da Palau a La Maddalena, fra monumenti naturalistici, fari, spiagge, fino ai siti archeologici di Arzachena e Tempio Pausania. Si inizia con una serie di concerti, organizzati in siti d'eccezione quali Cala Corsara o le Tombe dei Giganti. Tra gli ospiti previsti: la Piccola Orchestra Gagarin, Benedicte Maurseth (Norvegia), Félix Lajko Antal Brasnyo duo(Ungheria), l'Attrachju (Corsica), Tenore San Gavino de Oniferi (Sardegna) e Jasser Haj Youssef (Tunisia). E proprio l'artista tunisino - giovane violinista e compositore - sarà protagonista di una masterclass. Ospitare "un musicista in grado di tracciare un ponte ideale tra la tradizione della sua terra meravigliosa e le musiche del mondo è per noi estremamente importante", raccontano ad ANSAmed i fratelli Nanni e Paolo Angeli, ideatori della manifestazione. Dai suoni alla fotografia, ai laboratori arte-infanzia - ideati e coordinati da Alessandra Angeli con Alessia Marrocu, Jacopo Tartari e Simone Ciani - fino al teatro. Il Festival è organizzato dall'associazione Sarditudine, con il contributo, tra gli altri, dell'assessorato al Turismo Regione Sardegna, del Comune di Palau e Fondazione Banco di Sardegna. (ANSAmed).