Il governo ha predisposto in particolare un rinforzo dei controlli alle frontiere per impedire il ritorno in patria di tunisini andati a combattere con l'Isis in Iraq e Siria. Molti di loro sono già stati arrestati al loro ritorno in Tunisia mentre nel corso dell'anno a circa 9.000 giovani è stato impedito di partire per Siria e Iraq.
Jomaa ha poi confermato la collaborazione con l'Algeria per quanto riguarda la lotta al terrorismo ed ha espresso preoccupazione per la situazione della vicina Libia che suscita le più vive inquietudini anche in Algeria ed Egitto a causa della proliferazione delle armi e dei gruppi estremisti armati che operano in quel territorio. Il premier, a due settimane dall'appuntamento con le elezioni politiche, ha infine riaffermato la determinazione del suo governo a mettere in campo tutte le risorse necessarie per la riuscita del processo elettorale, ultima fase del processo di transizione democratica del Paese. I lavori per l'approvazione della nuova legge organica antiterrorismo riprenderanno in aula il prossimo 28 ottobre.(ANSAmed).