(ANSAmed) - TUNISI, 21 OTT - Il clima teso della campagna
elettorale di questi giorni riverbera i suoi effetti anche nel
dibattito sul ruolo tra media e società. 13 Ong tunisine, tra
cui la Lega tunisina dei diritti dell'uomo (Ltdh) e
l'Associazione tunisina delle donne democratiche (Atfd),
denunciano comportamenti illegali e contrari alla deontologia
professionale da parte di alcune televisioni private. Lo fanno
in una dichiarazione comune nella quale si mostrano
profondamente preoccupate per le gravi derive e le pratiche
contrarie alla deontologia professionale adottate da alcune tv
private le cui trasmissioni con il pretesto di voler essere
inchieste giornalistiche, come quella del 12 ottobre scorso su
Nessma tv, costituiscono invece una minaccia reale al processo
democratico tunisino e per la libertà di espressione, la
conquista più importante del dopo rivoluzione. Nel documento
inoltre si condannano i tentativi di controllo del paesaggio
mediatico da parte di alcuni uomini di affari e l'utilizzazione
come tribune private per regolare questioni personali, indurre
in errore l'opinione pubblica e perturbare il processo
elettorale, ed ancora si mette in guardia contro la gravità del
comportamento di alcune tv e radio che danno prova di
insubordinazione alle autorità come Zitouna tv che continua a
trasmettere senza autorizzazione statale. La dichiarazione
comune si conclude con un appello a tutte le parti interessate
all'accelerazione della creazione di un ''consiglio stampa''
sotto forma di autorità indipendente, che conformemente agli
standards in vigore nei paesi democratici, avrebbe la funzione
di controllare e mettere fine ai comportamenti che violano norme
professionali e deontologiche nei settori tv, radio, carta
stampata e web. (ANSAmed)