Per la Tunisia è stata nominata la nota avvocatessa e militante per i diritti umani tunisina Radhia Nasraoui, presidente dell'Organizzazione tunisina contro la tortura.
Il compito della Commissione speciale dell'Onu, che si compone di 25 membri, è di sorvegliare le condizioni di detenzione delle persone private della libertà, dare consigli sull'applicazione del Protocollo facoltativo alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura o trattamenti crudeli (OPCAT) ratigicato dalla Tunisia nel giugno 2011.
''E' un lavoro che mi appassiona'' ha dichiarato la militante che ha poi aggiunto che ''è stato il Presidente della Repubblica Marzouki a propormi'', e che continuerà la sua attività in seno all'Organizzazione tunisina contro la tortura.
La lotta alla tortura ed al maltrattamento dei detenuti, tornati recentemente di attualità in Tunisia a seguito delle morti sospette di due prigionieri nelle carceri tunisine, è un tema prioritario per la difesa dei diritti umani, per il rispetto dei quali organizzazioni internazionali come Amnesty International e Human Rights Watch chiedono l'impegno formale della Tunisia. (ANSAmed).