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Italia-Tunisia:Santa Croce in Medina diventa Centro Arti Med

Cooperazione italiana per salvaguardia patrimonio artistico

26 febbraio, 09:24

(ANSAmed) - TUNISI, 26 FEB - Trasformare il Convento e la Chiesa di Santa Croce a Tunisi in un Centro di formazione artigianale, di esposizioni museografiche temporanee e permanenti, di attrazione culturale il cui filo conduttore è il Mediterraneo, inteso come luogo di incontro, di commercio e di scambio tra i paesi e le culture rivierasche. Questo l'obiettivo del progetto di "Restauro e Riabilitazione del Presbiterio Santa Croce in Centro mediterraneo di arti applicate", finanziato dalla cooperazione italiana e realizzato dalla municipalità di Tunisi, che si inserisce in un programma di salvaguardia del patrimonio storico-artistico e monumentale della Medina di Tunisi che considera il patrimonio artistico come mezzo di progresso e sviluppo socio-economico e strumento di promozione del dialogo culturale tra le popolazioni del Mediterraneo. La riconversione di spazi architettonici che ormai hanno perso le loro originarie funzioni d'uso, in ambienti atti ad ospitare attività di interesse contemporaneo, è alla base di tale strategia. La Medina di Tunisi, inserita nel patrimonio internazionale dall'Unesco nel 1981, offre un quadro estremamente pittoresco e originale. Costruita nel VII secolo, essa ospita numerosi luoghi da scoprire, tra i quali anche la chiesa di Santa Croce che possiede una lunga storia: costruita nel 1662 dai cristiani stranieri residenti a Tunisi e fino all'inizio del 19° secolo è stata l'unica parrocchia esistente in Tunisia. Il complesso, poi restaurato e ampliato nel 1848, ha perso la sua funzione di luogo di culto ad inizio '900, in seguito alla costruzione della Cattedrale di Tunisi, tutt'ora il principale luogo di culto cristiano-cattolico del paese. Il Governo italiano ha già finanziato una prima fase di ristrutturazione del convento di Santa Croce (2002-2004), realizzata dall'UNESCO. Con la seconda fase, attualmente in corso, la cooperazione italiana e il comune di Tunisi, attraverso l'Association de Sauvegarde de la Médina de Tunis, mirano a completare il restauro del Convento e della Chiesa, nonché a dare un nuovo significato a questi spazi, creando un nuovo nucleo culturale e un centro di formazione nel campo delle arti applicate, con lo scopo ultimo di rafforzare i legami tra i popoli del bacino del Mediterraneo. (ANSAmed)
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