Secondo le previsioni del Fmi l'inflazione in Tunisia aumenterà del 5% nel 2015 (contro il 4,9% del 2014) e il deficit corrente migliorerà fino a toccare -6,6% del Pil (-8,9% lo scorso anno). Il deficit globale invece aumenterà a -5,3% del Pil.
Il Fondo Monetario Internazionale sottolinea come il calo del prezzo del petrolio sui mercati internazionali potrebbe costituire una finestra di opportunità per la Tunisia, un'occasione per migliorare la sua posizione di deficit pubblico, poiché molti calcoli sono stati elaborati tenendo conto di un prezzo al barile di 95 dollari, mentre oggi si attesti attorno ai 50 dollari.
Benefici di cui la Tunisia non ha ancora tratto profitto, ha affermato il governatore della Banca centrale tunisina, Chedly Ayari, ma di cui si potranno probabilmente vedere gli effetti sulla bilancia commerciale a partire da maggio-giugno, considerato che la Tunisia acquista, come tutti gli altri paesi del mondo, il greggio sul mercato internazionale al prezzo in vigore sei mesi prima, ha spiegato l'economista Radhi Meddeb.
(ANSAmed).