(ANSAmed) - ROMA, 26 MAG - Il concetto è semplice: applicare
i principi della ricerca in rete all'assistenza sanitaria e
consentire a tutti di trovare un medico in base alle proprie
necessità, ma, soprattutto, di saltare l'estenuante passaggio
delle attese, fruendo di un innovativo sistema di prenotazione.
Il tutto servendosi di un pc.
Si chiama DabaDoc ed è la piattaforma che, nata in Marocco ad iniziativa dell'imprenditrice Zineb Drissi Kaitouni, è ora pronta a superare i confini nazionali e ad essere esportata in Algeria e Tunisia. Il meccanismo potrebbe sembrare semplice per i parametri europei, ma è decisamente innovativo per i Paesi del Nord Africa dove la ricerca di un medico e, quindi, l'ottenimento di un appuntamento per una visita è terribilmente complicato, quando addirittura impossibile. DabaDoc, riferisce il sito Tel Quel, è stato lanciato in Marocco tra ottobre 2013 (ai medici) e gennaio 2014 (ai potenziali fruitori) ottenendo subito risultati positivi soprattutto da parte dell'utenza, cioè di coloro che necessitano di una visita e ritengono insopportabili i lunghissimi tempi di una comune sala di attesa che, a seconda degli specialisti, può protrarsi per molte ore.
Secondo Zineb Drissi Kaitouni (che a Tel Quel ha detto di avere pensato a DabaDoc dopo una penosa esperienza personale), sono già oltre mille i medici marocchini che hanno aderito alla sua iniziativa. A chi è in cerca di uno specialista basta selezionare la città di residenza, il tipo di malattia da cui è affetto e lanciare il programma, che risponderà segnalando i medici anche in considerazione della collocazione geografica della casa del paziente ed indicando gli studi più vicini.
Poi, alla richiesta di un appuntamento avviata servendosi della piattaforma DabaDoc, il medico risponderà con una mail con data e ora della visita, dopo avere verificato le sue disponibilità nei giorni di studio.
Ora, dopo il successo in Marocco (soprattutto a Rabat, Casablanca, Tangeri, Marrakech e Fès), è arrivato il momento del grande salto per conquistare consensi anche in Tunisia e Algeria. Il perchè è abbastanza semplice: i medici tunisini ed algerini sono culturalmente molto vicini a quelli marocchini, con attività spesso simili.(ANSAmed).
Il tutto servendosi di un pc.
Si chiama DabaDoc ed è la piattaforma che, nata in Marocco ad iniziativa dell'imprenditrice Zineb Drissi Kaitouni, è ora pronta a superare i confini nazionali e ad essere esportata in Algeria e Tunisia. Il meccanismo potrebbe sembrare semplice per i parametri europei, ma è decisamente innovativo per i Paesi del Nord Africa dove la ricerca di un medico e, quindi, l'ottenimento di un appuntamento per una visita è terribilmente complicato, quando addirittura impossibile. DabaDoc, riferisce il sito Tel Quel, è stato lanciato in Marocco tra ottobre 2013 (ai medici) e gennaio 2014 (ai potenziali fruitori) ottenendo subito risultati positivi soprattutto da parte dell'utenza, cioè di coloro che necessitano di una visita e ritengono insopportabili i lunghissimi tempi di una comune sala di attesa che, a seconda degli specialisti, può protrarsi per molte ore.
Secondo Zineb Drissi Kaitouni (che a Tel Quel ha detto di avere pensato a DabaDoc dopo una penosa esperienza personale), sono già oltre mille i medici marocchini che hanno aderito alla sua iniziativa. A chi è in cerca di uno specialista basta selezionare la città di residenza, il tipo di malattia da cui è affetto e lanciare il programma, che risponderà segnalando i medici anche in considerazione della collocazione geografica della casa del paziente ed indicando gli studi più vicini.
Poi, alla richiesta di un appuntamento avviata servendosi della piattaforma DabaDoc, il medico risponderà con una mail con data e ora della visita, dopo avere verificato le sue disponibilità nei giorni di studio.
Ora, dopo il successo in Marocco (soprattutto a Rabat, Casablanca, Tangeri, Marrakech e Fès), è arrivato il momento del grande salto per conquistare consensi anche in Tunisia e Algeria. Il perchè è abbastanza semplice: i medici tunisini ed algerini sono culturalmente molto vicini a quelli marocchini, con attività spesso simili.(ANSAmed).
