Fabio Ghia, che nel tempo ha esteso il raggio di azione delle attività della sua associazione fino a ricomprendervi una maggiore esplorazione della cultura "altra" attraverso l'organizzazione di convegni e seminari. Ma Anfe Tunisie si occupa innanzitutto di emigrazione ed integrazione. Associazione senza fini di lucro, a statuto giuridico tunisino, essa opera nel settore della migrazione legale in difesa e a tutela degli interessi degli emigrati e delle loro famiglie, tunisini in Italia, e italiani in Tunisia. L'Anfe assiste gli emigrati per meglio facilitarne l'integrazione nei paesi d'immigrazione, agendo in pieno rispetto dell'ordinamento giuridico della nazione interessata. A tal fine, mantiene i contatti e ne cura gli interessi istituzionali, attraverso una serie di servizi giuridico legali, nei paesi di origine e nei nuovi paesi di immigrazione. Si adopera inoltre per la risoluzione di problematiche giuridiche, agendo spesso come parte civile nei procedimenti per la tutela dei minori, o come consulente in controversie tra coppie miste italo-tunisine, per sottrazione di minori, assegnazione dei figli minori secondo la normativa internazionale, re-ingresso in Italia di minori accompagnati dal padre tunisino.
Anfe Tunisie, ai fini del diritto di famiglia, opera nel rispetto dell'articolo 16 della Dichiarazione dei Diritti dell'uomo delle Nazioni Unite a difesa della figura della donna in ambito familiare, ma soprattutto nel dialogo interculturale.
Dal 2015 infatti, spiega Fabio Ghia ad ANSAmed, convinto che la vera integrazione dei popoli passi attraverso una maggiore conoscenza reciproca e la comprensione di culture e tradizioni diverse, Anfe Tunisie svolge la maggior parte delle proprie attività proprio in questo ambito, attraverso lo svolgimento di studi comparativi a carattere legale, politico, sociologico, letterario e scientifico, allo scopo di meglio interagire anche nel campo della migrazione, dando maggiore priorità alla realizzazione di studi-seminari congiunti sia in Tunisia sia in Italia. La Religione, intesa come fattore settario prioritario nelle nazioni islamiche sta divenendo un tema di attualità importante anche nei paesi occidentali. Per questo motivo, conclude Ghia, l'Anfe Tunisie ha in corso contatti con molte Università e Centri Studi italiani e tunisini allo scopo di poter meglio rispondere al bisogno di apertura al dialogo interculturale/religioso, per una sempre migliore e più umana integrazione dei popoli. (ANSAmed).