(ANSAmed) - TUNISI, 25 AGO - Se non pioverà da ora alla fine
del mese di settembre il governo tunisino sarà costretto a
razionare l'utilizzo dell'acqua per l'irrigazione e dare la
priorità all'erogazione di acqua potabile per i cittadini. Lo ha
affermato il ministro dell'Agricoltura e delle Risorse
idrauliche uscente, Saad Seddik, precisando che nel settore
agricolo, la priorità di irrigazione verrà affidata alle
coltivazioni 'strategiche' (pomodori, patate, cipolle) e al
soddisfacimento del 70% dei bisogni degli alberi da frutta.
Il ministro ha anche sottolineato l'importanza dell'utilizzo
intelligente delle riserve strategica di acqua potabile, di cui
300 milioni di metri cubi sono nel nord del Paese. Secondo
Seddik, le riserve idriche nelle dighe sono stimate attualmente
in 780 milioni di metri cubi, in ribasso di 400 milioni rispetto
allo stesso periodo dell'anno scorso. Lo stesso ministro
recentemente aveva messo in guardia gli addetti ai lavori
affermando che la situazione idrica della Tunisia è al di sotto
della soglia del fabbisogno minimo a causa della siccità che ha
colpito il Paese sia nel 2015 che nei primi mesi di quest'anno.
Seddik ha spiegato che la Tunisia si trova in questa
situazione da diverso tempo, a causa di un problema
infrastrutturale cui le autorità hanno cercato di porre rimedio
sin dagli anni '70. (ANSAmed).