Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Tunisia: tensioni a Ben Guerdane, arriva delegazione governo

Commercianti chiedono apertura permanente valico frontiera

13 gennaio, 11:54

(ANSAmed) - TUNISI, 13 GEN - Ancora tensione nella notte a Ben Guerdane, ultima città prima del confine con la Libia, dove alcuni manifestanti hanno dato fuoco a pneumatici e bloccato la strada statale che la collega a Medenine. Per cercare di trovare una soluzione ad una situazione che rischia di degenerare, dopo due giorni di sciopero generale e disordini con intervento delle forze dell'ordine (i commercianti della zona chiedono l'apertura permanente del valico di frontiera di Ras Jedir), oggi arriverà a Ben Guerdane una delegazione ministeriale.

Si succedono intanto gli inviti alla calma da parte governativa con lo stesso premier, Youssef Chahed, che ieri ha fatto sapere che lo Stato segue con attenzione la situazione alla ricerca di soluzioni. "I movimenti di protesta a Ben Guerdane sono legittimi", ha detto Chahed, in quanto "si riferiscono alla creazione di posti di lavoro e di sviluppo della regione", una richiesta "comprensibile e alla quale lo Stato risponde positivamente". Tuttavia, ha chiarito il premier, "vi sono delle richieste che non sono accettabili", come quelle avanzate da alcuni disoccupati diplomati e laureati che accusavano il governo di non rispettare le sue promesse e che sono sfociate in scontri.

Ad un giorno dalla ricorrenza del sesto anniversario della rivoluzione tunisina, situazioni di tensione vengono segnalate anche a Sidi Bouzid e Meknassi. Per dare un segnale di attenzione alle zone marginalizzate del Paese, il presidente della Repubblica, Beji Caid Essebsi, ha annunciato la sua presenza a Gafsa, città mineraria del Sud, domani per celebrare i sei anni dalla cacciata del presidente deposto Ben Alì che diede il via alla c.d. primavera araba. (ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati