Lo ha reso noto il ministero tunisino degli Esteri in un comunicato precisando che detta visita segue quella effettuata dal presidente tunisino, Beji Caid Essebsi, nel febbraio scorso a Roma e fa parte delle consultazioni periodiche previste dalla dichiarazione di intenti dei due Paesi del 2012.
Jhinaoui avrà una sessione di lavoro con Alfano, che il 23 sarà a Palermo alla presentazione di "Italia, Culture, Mediterraneo", programma culturale del Ministero degli Esteri.
I due esamineranno lo sviluppo di relazioni di cooperazione e partenariato economico tra i due Paesi e per ragionare su come rafforzare i meccanismi di cooperazione e di coordinamento in materia di migrazione, gioventù e sviluppo sociale.
In agenda anche le questioni regionali e internazionali di interesse reciproco, in particolare gli sviluppi in Libia.
Il ministro degli Esteri tunisino parteciperà inoltre all'evento di presentazione dell'iniziativa "Italia, Culture, Mediterraneo", intesa a rafforzare gli scambi culturali e scientifici tra l'Italia e i paesi del Mediterraneo.
"L'aumento del numero delle visite di alto livello tra Tunisia e Italia può riflettere solo la loro volontà di rafforzare la cooperazione bilaterale, che si è sviluppata notevolmente in tutti i campi", si legge nel comunicato di Tunisi.
L'Italia è il secondo investitore straniero della Tunisia con investimenti per 1,62 miliardi di dinari. Sono 853 le imprese italiane operanti in Tunisia, ovvero il 25,5% di tutte quelle straniere nel Paese, occupando alle proprie dipendenze circa 63 mila persone.
L'Italia è anche il secondo partner commerciale della Tunisia con un volume degli scambi tra i due paesi che ammonta a circa 10 miliardi di dinari, secondo i dati del 2016. (ANSAmed).