(ANSAmed) - TUNISI, 20 MAR - Da Venezia a Tunisi per
consegnare il volume "501 disegni a sei mani, Venezia, Tunisi,
Rabat, Hewitt", un lungo ponte di pace, amicizia e solidarietà
fatto di fogli di carta colorati a sei mani da 1.500 bambini
italiani, magrebini, texani. I bambini della capitale tunisina
hanno ricevuto dalla giornalista Nadia De Lazzari
dell'"Associazione Venezia: Pesce di Pace" i libri con i loro
disegni e messaggi tradotti in arabo, ebraico, francese,
inglese. "È la quarta tappa dopo Venezia, Trento e Roma ed è
stato uno splendido viaggio con persone e culture differenti per
portare un messaggio di pace", ha spiegato ad ANSAmed
l'infaticabile veneziana. Il progetto educativo internazionale
ideato dall'associazione di volontariato "Venezia: Pesce di
Pace", nato in laguna sui banchi di scuola, si è poi sviluppato
nel carcere di Trento dove i detenuti hanno tradotto i messaggi
degli alunni consultando il dizionario, la Bibbia, il Corano, la
Torah. Il progetto ha ricevuto il plauso del Presidente della
Repubblica Italiana Sergio Mattarella e le benedizioni
apostoliche di Papa Francesco, ed è stato presentato a Roma a
Palazzo Zuccari (sede di rappresentanza del Senato) durante una
cerimonia di encomio alla presenza di autorità, sacerdoti
cattolici, imam e rabbini. Alla Scuola Italiana G.B Hodierna di
Tunisi, alla presenza di alunni e insegnanti, alcuni anche
dell'Istituto scolastico Jbn El Jazzar della Manouba retto dai
Padri Salesiani, si è celebrata la festa che ha suggellato il
grande successo dell'iniziativa di pace: per tutti doni, premi,
canti, applausi. Due città, Venezia e Trento, e due capitali,
Roma e Tunisi, vicine e unite dagli stessi valori. A ricordarlo
l'ambasciatore Italiano Raimondo De Cardona che ha esordito
spiegando che "in questa occasione i grandi hanno preso lezione
dai piccoli. Il lavoro di Nadia dell'associazione Venezia: Pesce
di Pace è un contributo e uno sforzo a tenere insieme i giovani
di tutto il mondo, a rimuovere le barriere, a dialogare e ad
essere amici. I bambini portano un messaggio prezioso che va
sempre promosso e mai dimenticato e noi adulti dobbiamo cercare
di costruire fin dalla scuola in contesti così diversi - Italia,
Tunisia, Marocco, Texas- questo spirito di amicizia e di dialogo
sempre aperto". Due tra loro hanno ricevuto un riconoscimento
per le frasi più significative del progetto. Ridha, 11 anni,
nato in Libia dove il padre lavora, ha scritto: "Un giorno
saremo amici e lo spero per sempre", Maria Vittoria, 11 anni,
torinese, ha ricordato che "l'amicizia è tutto ciò che conta
nella vita perché è la cosa più importante". Per loro una
t-shirt con stampato un "disegno a sei mani" e un cono pieno di
cioccolatini con un uovo di Pasqua da Venezia. (ANSAmed)