A tal riguardo, l'Ugtt esorta le autorità tunisine ad agire di concerto con le organizzazioni della società civile per mettere in atto una strategia nazionale indipendente in materia di migrazione in generale e migrazione illegale in particolare.
Il sindacato inoltre rende omaggio all'equipaggio della nave Sarost 5 "per il suo coraggio e il senso umano nel salvare vite umane in pericolo, dando così un buon esempio alle navi militari e ufficiali europee che hanno ignorato le navi della morte che trasportavano migliaia di migranti non regolari".
L'Ugtt invita inoltre la Confederazione europea dei sindacati e la Federazione internazionale dei sindacati a prendere "posizioni coraggiose" sulla questione dei migranti e a lavorare per sostenere i loro diritti in materia di uguaglianza e per prevenire la discriminazione nei loro confronti. Il sindacato tunisino chiede una strategia migratoria internazionale che garantisca la libertà di circolazione, il diritto alla vita, all'occupazione e alla dignità dei migranti.
Condanna inoltre la reazione "negativa" dei Paesi europei rispetto al fenomeno dell'emigrazione irregolare "confinata all'approccio della sicurezza e al trattamento protezionistico" che arriva fino "alla minaccia contro le navi che salvano i migranti illegali". L'Ugtt chiede al governo tunisino che ai 40 migranti sbarcati a Zarzis il primo agosto scorso, ora ospitati in un Foyer di Medenine gestito dalla Mezzaluna Rossa, vengano forniti alloggio, cibo, assistenza medica. (ANSAmed).