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Tunisia: governo Chahed incassa fiducia parlamento

Esecutivo ha compito di traghettare Paese a elezioni 2019

13 novembre, 11:31

Tunisian parliament session to vote confidence on new government members Tunisian parliament session to vote confidence on new government members

TUNISI - Il parlamento tunisino, al termine di una lunga tornata di votazioni ministro per ministro, ha votato la fiducia (a larga maggioranza) alla nuova squadra del premier Youssef Chahed.
Si tratta del Chahed ter, il decimo governo dalla rivoluzione del 2011, nato, secondo le intenzioni del primo ministro, per dare maggiore efficacia all'azione dell'esecutivo, con la sostituzione di ben 13 ministri e 5 segretari di Stato ed aggiustamenti vari a livello di impianto governativo. Tra i dicasteri cambiati più importanti si annoverano quello della Giustizia, della Salute, del Turismo, dei Trasporti e della Funzione pubblica. Si tratta del secondo rimpasto per il governo Chahed, in carica dall'agosto 2016, con l'obiettivo di far ripartire l'economia, lottare contro la corruzione dilagante ma soprattutto con il compito di traghettare il Paese sino alle elezioni presidenziali e legislative del 2019. 

E' lo stesso premier ad indicare nel suo discorso di presentazione i piani d'azione sociale, economico e politico della sua nuova compagine e a stemperare la tensione con il presidente della Repubblica per le modalità dell'annuncio del rimpasto, svoltosi secondo le sue parole sempre "nel rispetto della Costituzione" e delle regole. Nessuna polemica dunque con il Capo dello Stato, del quale anzi il premier ha detto di aver apprezzato il discorso improntato all'unità rivolto ai cittadini la scorsa settimana.
Le modifiche alla squadra governativa andavano fatte, ha detto Chahed, poiché era venuto meno il supporto politico all'esecutivo, nonostante i buoni risultati raggiunti in termini di contenimento del deficit pubblico e di crescita economica. Con i voti del partito islamico Ennhadha, del gruppo parlamentare della Coalizione nazionale, di Machrou Tounes e di Al Moubadara e l'aperta ostilità di Nidaa Tounes che ha boicottato l'udienza di voto e chiesto ai componenti di Nidaaa nell'esecutivo di dimettersi, il governo Chahed ter punta sul piano economico a migliorare gli indici di crescita degli investimenti, a migliorare il livello di occupazione, a proseguire sulla strada della riduzione del deficit e della bilancia commerciale. Sul piano sociale, a combattere l'inflazione, a frenare la scalata dei prezzi al consumo, a combattere corruzione, monopoli e commercio parallelo per preservare il potere d'acquisto dei cittadini, operando per migliorare i servizi pubblici nei diversi settori, a partire da quelli della salute.
"Siamo a pochi mesi dalle prossime elezioni, per questo faccio appello a tutti i partiti politici a unirsi per assicurare il buon svolgimento di queste scadenze al fine di consacrare la democrazia. In questo contesto, insisto sulla necessità di votare al più presto il presidente dell'Isie.
(Istanza superiore indipendente per le elezioni). Il governo,
fornirà tutti gli sforzi necessari in tal senso. Allo stesso modo, invito le parti politiche ad assicurare nel più breve tempo possibile l'installazione della Corte costituzionale", ha detto il premier. Il Chahed-ter è un governo politico-tecnico fatto "di competenze" secondo la definizione dello stesso primo ministro, risultato di un lungo periodo di negoziazione tra le parti politiche. 20 i ministri indipendenti, 11 quelli di Nidaa Tounes, 6 di Ennhadha, 2 di Machrou Tounes e 2 di Al Moubadara.

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