Fino al 10 dicembre prossimo sarà attiva l'iniziativa '16 giorni di attivismo' contro ogni forma di violenza sulle donne.
Un'iniziativa che "mira a rompere il silenzio sulla violenza contro le donne e a combattere questo fenomeno e le sue ripercussioni sulla famiglia e la società", ha detto il ministro tunisino della Donna, della Famiglia e dell'Infanzia, Neziha Laabidi, precisando che il ministero sosterrà la campagna di sensibilizzazione e prevenzione, attuata sul territorio dall'Association des Femmes Tunisiennes pour la Recherche sur le Développement (Afturd) e altre 5 Ong, sui principali mezzi di comunicazione. Sebbene la Tunisia si sia dotata nel luglio 2017 di una legge contro i maltrattamenti sulle donne e per la parità di genere, ciò "non è ancora abbastanza" secondo Salwa Kennou Sebbei, presidente di Afturd, che denuncia "l'esistenza di un blocco psicologico nelle menti degli aggressori, ma soprattutto delle vittime. Molte donne infatti vengono a trovarci per denunciare le violenze nei loro confronti, ma poi si rifiutano di andare fino in fondo". Le ragioni per il presidente di Afturd, sono molteplici, ma in genere è la paura di rappresaglie o di scandali che priva le donne dei loro diritti: "C'è molto lavoro da fare in questo senso", ha detto ancora Kennou Sebbei, richiamando una statistica "inquietante" dalla quale si apprende che circa il 55% dei casi di violenza contro le donne si è consumato in uno spazio pubblico. (ANSAmed).