(ANSAmed) - TUNISI, 27 NOV - La pasta alimento principe della
tradizione italiana, ma anche prodotto sostenibile per
l'economia circolare e la lotta agli sprechi.
Queste le conclusioni della tavola rotonda sul tema
'L'economia circolare per la produzione sostenibile di pasta'
organizzata a Tunisi dall'Ice - Agenzia per la promozione
all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane,
insieme agli altri attori del Sistema Italia in Tunisia,
nell'ambito della terza edizione della Settimana della Cucina
Italiana nel Mondo in Tunisia.
"L'Italia è il primo consumatore di pasta al mondo, la
Tunisia il secondo: dobbiamo essere fieri di difendere la nostra
cultura", ha detto in apertura l'ambasciatore d'Italia in
Tunisia, Lorenzo Fanara. Il futuro della pasta incontrerà
innovazione e sostenibilità.
"La pasta è la regina della tavola e della dieta
mediterranea", ha affermato nel suo intervento Luigi Cristiano
Laurenza, segretario generale dell'Associazione delle Industrie
del dolce e della pasta italiane (Aidepi), sottolineando come la
pasta sia anche "nemico dello spreco, essendo conservabile ed
accessibile a costi bassi".
Mehdi Khouaja, del pastificio tunisino Randa ha evidenziato
invece i limiti e le prospettive per l'economia circolare nel
settore della pasta in Tunisia.
"L'economia circolare non è un lusso, ma una necessità", ha
detto Khouaja, sottolineando l'importanza della raccolta
differenziata per la preservazione dell'ambiente. Presenti alla
tavola rotonda anche la responsabile dell'ufficio tunisino
dell'Ice di Tunisi, Donatella Laricci, l'export manager di Pasta
Divella, Marcello Valentini, il membro del comitato scientifico
di Casa Artusi, Alberto Capatti, la direttrice dell'Istituto
Italiano di Cultura a Tunisi, Maria Vittoria Longhi. (ANSAmed).