Lo rende noto il ministero tunisino dell'Agricoltura, delle Risorse idriche e della Pesca precisando che il valore delle esportazioni di prodotti ittici ha raggiunto, alla fine del mese di ottobre, i 422,5 mln di dinari (equivalenti a 20.945 tonnellate di pescato), contro 324,2 mln di dinari (pari a 15.889 tonnellate di pescato), nello stesso periodo del 2017, con un incremento del 30,32%. Questo risultato è da attribuire alla crescita delle esportazioni di acquacoltura in acque salmastre, polpi, granchi e tonni e gamberi in scatola. Le esportazioni di granchi hanno raggiunto 2612 tonnellate negli ultimi 10 mesi, rispetto alle 505 tonnellate nello stesso periodo del 2017, con una crescita del 417% e ricavi per 17,5 milioni di dinari. I principali mercati verso i quali la Tunisia esporta il granchio sono la Thailandia (1325,5 tonnellate), la Malesia (390,6 tonnellate), il Vietnam (302,4 tonnellate) e l'Italia (255,9 tonnellate). Le esportazioni di orate hanno raggiunto 3.088 tonnellate rispetto alle 1.166 tonnellate, dello stesso periodo del 2017, con un aumento del 164,8% per un valore di 43,8 milioni di dinari, contro i 15,2 dell'anno precedente.
Le esportazioni tunisine sono dirette verso 47 destinazioni, con 10 paesi a rappresentare il 91% del valore totale delle esportazioni, in particolare l'Italia (34.9%). In termini di quantità, le destinazioni principali sono l'Italia (34,9%), la Spagna (19,1%), Malta (18,9%) e la Libia (4,6%). (ANSAmed)