(ANSAmed) - TUNISI, 26 FEB - Si terrà a Tunisi a fine aprile
il quarto round di trattative per la definizione dell'Accordo di
Scambio Libero e Approfondito (Aleca) Ue-Tunisia. Lo ha
dichiarato Monika Hencsey, responsabile dei negoziati per la
parte europea parlando ad un seminario dal titolo "Servizi,
mobilità e protezione degli investimenti nei negoziati
sull'Aleca" svoltasi a Tunisi nella sede dell'Utica
(Confindustria tunisina), Hencsey sottolineando come "il terzo
round di negoziati sull'Aleca tenutosi a Bruxelles dal 10 al 14
dicembre 2018, sia stato molto costruttivo".
"Per la prima volta dall'inizio delle trattative, le parti,
europea e tunisina, sono riuscite a lavorare su testi che
riflettono il desiderio comune di raggiungere un accordo che
soddisfi le aspirazioni di entrambi", ha detto Hencsey
aggiungendo "che c'è bisogno di un quarto ciclo di negoziati e
anche di riunioni inter-sessione per fare progressi nei
negoziati sull'accordo finale", ha affermato il funzionario. La
responsabile delle trattative da parte europea Ha ricordato che
l'Aleca aprirà nuove opportunità di esportazione per la Tunisia,
per diversificare i suoi prodotti e spostarsi verso l'alto
attraverso un miglioramento della competitività di prodotti
industriali come tessili o agricoli o qualsiasi altro prodotto.
Il vice presidente di Utica, Hamadi Kooli, ha dichiarato che i
negoziati dovranno proseguire per un periodo di 10-15 anni per
garantire il miglioramento di tutti i settori, con particolare
attenzione all'approccio partecipativo che consentirà a tutti i
professionisti di partecipare con il governo tunisino nel
negoziati. Un'idea condivisa dal presidente della Federazione
nazionale dei servizi dell'Utica, Mohsen Trabelsi, il quale ha
affermato che il settore finanziario necessita di risorse
finanziarie significative per consentire alle società
interessate di competere con quelle europee. Secondo la
relazione congiunta del terzo ciclo di negoziati sull'Aleca tra
Tunisia e Ue, la parte tunisina ha sottolineato l'importanza
dell'Accordo come strumento di accelerazione delle riforme e uno
strumento giuridico che contribuirà a raggiungere gli obiettivi
della partnership privilegiata tra le due parti. La Tunisia ha
anche sottolineato l'importanza di migliorare le condizioni di
accesso dei fornitori di servizi tunisini al mercato europeo, in
linea con il principio di equità economica e non con
ragionamenti intorno alla questione migratoria e di adottare
misure sostanzialmente preferenziali a favore dei settori
strategici. La parte europea, da parte sua, ha confermato il suo
impegno a sostenere la Tunisia affinché la transizione politica
ed economica si concluda positivamente. (ANSAmed)