I progressi della Tunisia, secondo Khayati, sono principalmente da attribuire al notevole calo degli abusi contro giornalisti e media. A questo proposito, il direttore Rsf Nord Africa ha rinnovato l'appello al governo per sostenere la libertà di stampa in Tunisia, essendo essa "il fondamento della democrazia".
Inoltre, Rsf ha sottolineato la necessità di rafforzare il quadro giuridico dei giornalisti tunisini con l'istituzione al più presto della nuova autorità di regolamentazione della comunicazione audiovisiva, in conformità con gli standard internazionali in materia di libertà di informazione, indicando che il rafforzamento della giovane democrazia tunisina ancora non garantisce una totale libertà di informazione. Nel 2018, le organizzazioni della società civile tunisina e le ONG internazionali hanno espresso preoccupazione per la lentezza e le carenze che caratterizzano l'elaborazione del nuovo quadro giuridico relativo al settore dei media.
D'altra parte, l'impegno della Tunisia a favore della libertà di informazione come uno dei pilastri della sua transizione democratica è stato segnato nel 2018 dal sostegno all'avvio della Dichiarazione internazionale su "Informazione e democrazia".
La Tunisia si è classificata al 96mo posto nel 2016, al 126mo nel 2015, al 133mo nel 2014 e al 138mo nel 2013.(ANSAmed).