(ANSAmed) - TUNISI, 13 GIU - Tunisia, Algeria ed Egitto hanno
ribadito da Tunisi il rifiuto di qualsiasi ingerenza esterna
negli crisi libica. Lo si legge in un comunicato del ministero
degli Esteri tunisino, dopo l'incontro nella capitale
nordafricana dei ministri degli Esteri dei tre paesi confinanti
alla Libia, ovvero Khemaies Jhinaoui per la Tunisia, Sameh
Choukry per l'Egitto e Sabri Boukadoum per l'Algeria.
Dai tre ministri è giunto ancora una volta l'invito alle
parti in causa ad un immediato cessate il fuoco e a riprendere
il dialogo sotto l'egida dell'Onu. Nella dichiarazione finale in
8 punti i ministri si mostrano preoccupati per la difficile
situazione in Libia, e sostengono la necessità di continuare a
lavorare per avvicinare le parti in conflitto e giungere ad un
cessate il fuoco immediato. ''Non esiste soluzione militare alla
crisi libica, è invece importante salvaguardare il processo
politico'', si legge nel comunicato. Si è trattato della
settima riunione dei ministri degli Esteri dei paesi confinanti
con la Lbia in un meccanismo che sottolinea il ruolo centrale ed
essenziale degli stessi, interessati in primo luogo a causa
delle implicazioni dirette della crisi libica. (ANSAmed)